La definizione di RSA
Con il termine RSA (repeated sprint ability), si intende la capacità di ripetere sprint di breve durata (dai 3 ai 7 secondi) seguiti da un tempo di recupero inferiore a 60”.
Nell’ambito della repeated sprint ability, ritroviamo la long sprint ability (LSA), ossia la capacità di ripetere sprint prolungati (10-40s), la quale dipende dalla capacità anaerobica del singolo atleta.
Tale definizione, è adattata al contesto calcistico del più generale termine “resistenza alla velocità”. Definizione molto rilevante nel mondo della scienza, da sempre applicata alla prestazione sportiva.
Nel calcio sia la RSA che la LSA sono considerati allenamenti molto importanti, poiché la prestazione di gara, è caratterizzata non solo da sforzi intermittenti spesso svolti ad alta intensità, ma anche dalla presenza di accelerazioni e decelerazioni che vengono a determinarsi nei frequenti cambi di direzione e di senso. Quest’ultimi realizzati dai calciatori per determinare perturbazioni utili all’economia del gioco.
Inoltre, l’analisi di gioco (time-motion analysis) ha evidenziato come di fatto siano sempre più frequenti e determinanti per il risultato delle partite, la presenza di azioni di attacco e contrattacco, supportate da fasi di alta intensità prodotte senza soluzione di continuità per durate che rientrano nel dominio della LSA (10-30s).
La letteratura scientifica in relazione alla preparazione condizionale del calciatore, ha prodotto sotto varie forme studi descrittivi di allenamento, riportando risultati di estremo interesse per la pratica di allenamento.
Nella tematica relativa alla LSA vengono distinte due argomentazioni attuative, quella di produzione e di mantenimento, che si caratterizzano per continuità di esercizio e di recupero tra le esercitazioni.
Nello specifico si parla di LSA di mantenimento, quando il rapporto lavoro e recupero è inferiore a 1:5; mentre si ci riferisce a LSA di produzione, quando il rapporto risulta uguale o superiore (>1:5). La sperimentazione sia da campo che da laboratorio, ha individuato nella modalità di produzione la metodica più efficace per lo sviluppo fisiologico della capacità anaerobica del giocatore (Long-Sprint Abilities in Soccer: Ball Versus Running Drills, 2017 ).
Nel calcio dunque, la capacità aerobica è un’abilità essenziale, e la metodologia RSA gioca un ruolo determinante, in quanto non solo favorisce il miglioramento metabolico, ma anche lo sviluppo neuromuscolare.
Test di valutazione RSA
La capacità di ripetizione dello sprint (RSA), può essere valutata attraverso varie tipologie di test da campo.
Tuttavia i principali test da campo sono: il test Capanna – Sassi e il test 5x30m.
Il test Capanna- Sassi consiste nel ripetere 6 volte uno sprint in linea a navetta 20 + 20metri, con un cambio di senso dopo i 20m e un recupero di 20 secondi tra uno sprint e l’altro (Test di valutazione funzionale nel calcio, Giulio Serghio, Roi,edizioni correre).
Il test 5x30m consiste nell’ effettuare 5 sprint massimali in linea, con 30 secondi di recupero fra gli sprint. I 30sec. di recupero, sono sotto forma di cammino per tornare al punto di partenza (vedi foto sotto riportata).
Per entrambi i test, sono utilizzabili delle cellule fotoelettriche come cronometro, in modo da riscontare, per ogni sprint, la velocità raggiunta dal giocatore.
RSA e allenamento intermittente ad alta intensità
Come si è potuto costatare, la capacità di ripetere sprint, è un’abilità fondamentale dei calciatori, in quanto il modello prestativo del gioco del calcio, richiede continui sprint massimali con recupero incompleto.
Tutto ciò, ha sollecitato la curiosità di molti autori tanto da studiarne e analizzarne la performance di RSA.
In particolare uno studio condotto da D. Bishop e M. Spencer (determinants of repeteated sprint abilit, in well- trained team sport athletes and endurance trained athletes), ha voluto indagare sull’importanza del picco di consumo di ossigeno (VO2) nell’RSA.
Di fatto è stato dimostrato, che la deplezione di fosfocreatina (PCr) è un fattore limitante per la performance di RSA, e ciò ha suggerito che una miglior performance aerobica sia correlata ad una miglior performance di RSA.
Inoltre, è le piccole modificazioni del pH relativi a piccoli cambiamenti della concentrazione di lattato ematico, portano a un aumento degli ioni H+ a livello muscolare e/o a livello ematico. Tutte queste modificazioni degli ioni H+, potrebbero migliorare la performance di RSA, grazie alla nuova sintesi di fosfocreatina e/o al decremento dell’inibizione degli enzimi glicolitici.
Lo studio è stato condotto sulla nazionale australiana femminile di hockey, prelevando del sangue capillare arterioso ed eseguendo successivamente, il test 5x6s per misurare la performance di RSA.
Durante la fase del recupero e immediatamente dopo la fine del test, fu prelevato un altro quantitativo di sangue per misurare la concentrazione di lattato.
Il test 5×6 secondi, fu condotto in modo da far eseguire alle atlete, 5 sprint massimali della durata di 6 secondi, con un recupero di 30 secondi fra gli sprint (i risultati del test sono riportati nella foto sottostante).
Inoltre al fine di monitorare la frequenza cardiaca, le atlete furono sottoposte al graded exercise test.
Tale protocollo prevedeva l’utilizzo di un treadmill, con velocità iniziale di 8km/h, pendenza 0% e un incremento di 2 Km/h ogni 2 minuti, fino al raggiungimento dei 14 Km/h.
Al raggiungimento della velocità di 14 Km/h la pendenza aumentava del 2% fino a un massimo dell’8%; e se necessario, la pendenza incrementava del’ 1% dopo ogni 60”.
Questo studio ha permesso di correlare il picco di VO2 con il picco di potenza durante esecuzione del test 5x6s, suggerendo il fatto che avere una buona fitness aerobica, può facilitare il tempo di recupero e avere quindi una miglior risintesi di fosfocreatina (i risultati sono riportati nella foro sottostante).
Lo studio di Carlo Castagna
Un altro contributo molto importante, è stato fornito da Carlo Castagna e coll., il quale ha confrontato lo Yo-Yo Intermittent recovery Test livello 1 (Yo-Yo IR1) con il test per RSA 7x30m 30” recupero (Intermittent Endurance and Repeated Sprint Ability in Soccer Players).
In questo studio è stato scelto Yo-Yo IR1, poiché recenti studi, hanno dimostrato la sua validità e ripetibilità per valutare la resistenza nel calcio.
Per quanto riguarda la distanza del test per RSA, è stata scelta 30m, poiché è la distanza percorsa durante una partita in sprint. Mentre il numero di sprint è stato scelto deliberatamente più alto, rispetto a quanto precedentemente riportato in altri studi circa l’RSA nel calcio.
In questo studio, il test Yo-Yo IR1 è stato utilizzando come variante discriminante, mentre per monitorare la variazione delle prestazioni di accelerazione, i tempi di sprint sono stati valutati a 5m e 10m per ogni sprint di 30m.
Lo studio ha dimostrato che la resistenza ad alta intensità intermittente e la capacità di ripetere sprint, dovrebbero essere considerate abilità fisiche semi-indipendenti.
Come possiamo vedere dalle immagini sottostanti, il gruppo che ha ottenuto i valori più alti test Yo-Yo IR1ha, ha mostrato un decremento nel test di RSA più basso.
Inoltre il gruppo con i risultati più bassi nel l test Yo-Yo IR1, ha avuto decrementi più veloci nel test per RSA.
Di fatto, una buona strategia, potrebbe essere allenare questi due abilità fisiche con due protocolli diversi e specifici.
Conclusioni
Quando parliamo di RSA (repeated sprint ability) o ancora più in generale di LSA (long sprint ability), non possiamo non far riferimento alla performance aerobica dell’atleta.
Di fatto, come abbiamo potuto costatare dagli studi sopra citati, la performance aerobica, serve soprattutto per migliorare la fase di recupero, e quindi rallentare il decremento della performance di sprint.
Queste due abilità fisiche, non sono strettamente correlate, infatti il miglioramento di una delle due, non è detto che migliori anche l’altra, bensì sono variabili semi-indipendenti. Ciò significa che dobbiamo allenarle separatamente, ognuna con un suo programma specifico.
La RSA, prende importanza anche dal riconoscimento e dallo sviluppo del talento, in quanto è una prerogativa fondamentale per il gioco del calcio. Tutto ciò infatti, porta il modello prestativo sempre di più verso l’alta intensità, con sprint massimali e recuperi incompleti.
BIBLIOGRAFIA
Castagna C Francini L, Póvoas SCA, D’Ottavio S. , Long-Sprint Abilities in Soccer: Ball Versus Running Drills, 2017
Test di valutazione funzionale nel calcio, Giulio Serghio, Roi, edizioni correre
(https://aiafinale.jimdofree.com/atletica/limiti-test-atletici-17-18/test-5-x-30-metri/)
D. Bishop e M. Spencer, determinants of repeteated sprint abilit, in well- trained team sport athletes and endurance trained athletes, 2014
Chaouachi, Anis; Manzi, Vincenzo; Wong, Del P; Chaalali, Anis; Laurencelle, Louis; Chamari, Karim; Castagna Carlo, Intermittent Endurance and Repeated Sprint Ability in Soccer Players, 2010
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