Epidemiologia e anatomia della caviglia
La caviglia è l’articolazione più comunemente infortunata nel mondo dello sport. Nel calcio internazionale infatti, gli infortuni alla caviglia rappresentano dall’11% al 23% di tutti gli infortuni registrati durante le competizioni FIFA.
Mentre il tasso di infortuni alla caviglia nei giocatori dilettanti di livello inferiore, risulta ancora più alto, rappresentando circa il 35% del totale degli infortuni. (1)
All’interno di questa articolazione possiamo distinguere due compartimenti legamentosi, uno laterale ed uno mediale. Il primo di questi è formato dal legamento peroneo-astragalico anteriore (PPA), dal legamento peroneo-calcaneare (PC) e dal legamento peroneo-astragalico posteriore (PAP), mentre il compartimento mediale è rappresentato dal legamento deltoideo, che a sua volta è formato dal legamento tibio-astragalico anteriore, dal legamento tibio-navicolare, dal legamento tibio-calcaneare e dal legamento tibio-astragalico posteriore.
Nel movimento di flessione plantare della caviglia, il legamento PAA è il più vulnerabile, e di conseguenza il più colpito da infortuni, sopratutto in caso di sollecitazioni in inversione; il legamento deltoideo invece, si oppone a forze in eversione e rotazione esterna ed ha una resistenza meccanica superiore rispetto al compartimento laterale.
Il concetto appena descritto, è mostrato attraverso un esempio nelle foto di seguito riportate.
Classificazione delle distorsioni
Come già accennato prima, il compartimento laterale è quello più frequentemente interessato da distorsioni, di queste appunto, si possono distinguere tre gradi a seconda delle condizioni cliniche espresse:
- I GRADO: semplice stiramento dei legamenti o al massimo rottura parziale del PAA.
- II GRADO: rottura completa del PAA con stiramento del peroneo-calcaneare(PC).
- III GRADO: rottura completa del PAA e del PC.
L’interessamento del legamento deltoideo, è invece molto raro (meno del 6% di tutti i traumi distorsivi) (2) e di solito, quando presente, si associa a condizioni più gravi per cui è necessario un approccio chirurgico.
La diagnosi differenziale
Come in tutti i tipi di infortuni, anche per l’articolazione della caviglia, la diagnosi differenziale risulta fondamentale per capire se il trauma ha provocato solo una “semplice” lesione del compartimento laterale, o se vi sono lesioni più significative che possono richiedere l’immobilizzazione o addirittura il rinvio ad un chirurgo ortopedico per considerare la gestione chirurgica.
In questo caso “la diagnostica differenziale ha lo scopo di effettuare la diagnosi più probabile ed escludere lesioni diverse da quella della fascia capsulare laterale. Si concentra principalmente sull’esclusione delle fratture, oltre a rilevare una eventuale rottura della sindesmosi, della fascia mediale o lesioni comuni della cartilagine.
Se si sospetta dunque una lesione più estesa di quella relativa alla fascia capsulare laterale, è indicato un ulteriore esame diagnostico, in consultazione con il medico di medicina generale”. (3)
Durante il processo decisionale, anche il meccanismo di lesione, può risultare una delle considerazioni chiave nella valutazione di una caviglia infortunata. Infatti, distorsioni del compartimento laterale si verificano generalmente dopo una movimento di inversione della caviglia, il quale può verificarsi durante un taglio, una corsa su un terreno irregolare o un atterraggio sul piede di un avversario.
Di contro le lesioni del legamento deltoideo si verificano in genere dopo l’eversione della caviglia. Mentre le lesioni della sindesmosi (note anche come distorsioni della caviglia alta), si verificano generalmente con dorsiflessione forzata, rotazione esterna forzata del piede o dopo l’eversione dell’astragalo.
BIBLIOGRAFIA ED IMMAGINI
(1) Junge A, Dvorak J. Football injuries during the 2014 FIFA World Cup. Br J Sports Med. 2015;49(9):599-602.
(2) Scott A Lynch. Assessment of the Injured Ankle in the Athlete. dicembre 2002;
(3) Linee guida KNGF Distorsione alla caviglia. 2017;
Credit image: https://it.uefa.com
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