Epidemiologia dell’infortunio agli hamstring

Secondo gli studi epidemiologici, la lesione dei muscoli posteriori della coscia (hamstring) nel calcio professionistico, rappresenta il 31% degli eventi lesivi. Il rischio di infortunio muscolare alla coscia è di 1,6/1000 ore di allenamento/partita, circa 10 infortuni a stagione considerando una rosa di 25 giocatori.(1)

Includendo statistiche che riguardano anche squadre non professionistiche, la stessa lesione si stima abbia una percentuale del 37%, ma un dato ancor più significativo è quello che mette in risalto le recidive di questo infortunio, le quali si presentano nel 16% dei casi; inoltre “più della metà delle lesioni ricorrenti agli hamstring si verificano entro il primo mese dal return to play”.(2) 

Sono questi i numeri che ci portano ad approfondire la tematica dal punto di vista riabilitativo e cercare di capire come portare avanti la gestione di questo infortunio.

La riabilitazione

Come qualsiasi infortunio, anche la gestione di un trauma muscolare non può prescindere dal tener conto del processo biologico di riparazione dei tessuti molli, il quale risulta così suddiviso:

1. Fase dell’infiammazione (da 1 a 5 giorni)

2. Fase della proliferazione (da 6 giorni a 6 settimane)

3. Fase del rimodellamento ( da 6 settimane a 6 o più mesi)

I fase

La prima fase, in relazione alla gravità del trauma, è volta a favorire la risoluzione degli eventi più importanti del post lesione, quali il dolore, il versamento e la flogosi.(3) In questa fase dovrebbe essere evitato lo stretching eccessivo, mentre sono consigliati cauti movimenti fuori dal range del dolore, esercizi di controllo neuromuscolare della regione lombopelvica e lievi esercizi di stretching del muscolo interessato, poichè se non eccessivo, questo sembra ridurre i tempi di return to play e prevenire la comparsa di recidive.(4)

II fase

Nella seconda fase è importante proseguire con le attivazioni muscolari, in un range di movimento libero da dolore, lungo le linee di forza su cui il muscolo infortunato agisce abitualmente al fine di consentire la formazione di una cicatrice funzionale, nonché di una rivascolarizzazione della zona di lesione.(5) Inoltre, in questa fase vanno intensificati, gli esercizi di stretching, sia in numero di ripetizioni che di tensionamento muscolare, e gli esercizi per il controllo neuromuscolare e la stabilizzazione del tratto lombopelvico con aumento di carico e difficoltà. 

Sempre nella seconda fase della riabilitazione, è importante cominciare ad eseguire esercizi per il controllo neuromuscolare del muscolo interessato della lesione, in un range di escursione che protegga la guarigione del tessuto.

III fase

L’obiettivo di questa terza ed ultima fase, da un punto di vista funzionale, è rappresentata dal recupero delle capacità neuro metaboliche delle strutture lese, le quali devono essere reintegrate nelle complessità degli schemi motori rappresentati dai gesti sportivi al fine di recuperare le abilità motorie sport-specifiche.

Le attività funzionali devono essere realizzate con i carichi e le modalità esecutive richieste dallo sport praticato, avendo cura di stimolare gli adattamenti neuronali e metabolici. Il carico degli esercizi dovrà aumentare progressivamente e si adatterà alle capacità di risposta individuali del singolo atleta, al fine di evitare il sovraccarico del muscolo. Di fondamentale importanza è il recupero della forza muscolare eccentrica, in quanto non solo aumenta il picco di forza (RFD) ma permette di sviluppare maggior forza a maggior lunghezza muscolare. Questo è considerato da molti autori un fattore protettivo per una recidiva.

Nei seguenti video vengono illustrate alcune strategie utilizzate durante la fase di proliferazione (seconda fase), ed una progressione di esercizi per il recupero dalla lesione degli hamstring.

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Il Meccanismo lesivo degli Hamstring

Bibliografia

 1. J. Ekstrand, M. Hagglund, M. Walden. “Epidemiology of muscle injuries in professional football: a consensus statement”. Am. J. Sports Med 2011; 

2. Nick van der Horst,corresponding author Sander van de Hoef, Gustaaf Reurink, Bionka Huisstede, and Frank Backx. Return to Play After Hamstring Injuries: A Qualitative Systematic Review of Definitions and Criteria. 14 gennaio 2016; 

3. T.A.H. Järvinen, T.L.N. Järvinen, M. Kääriäinen et al. Muscle injuries: optimising recovery. 2007; 

4. C. M. Askling, M. Tengvar, A. Thorstensson. Acute hamstring injuries in Swedish elite football: a prospective randomised controlled clinical trial comparing two rehabilitation protocols. J. Sports Med 2013; 5. D.L. Mason, V. Dickens, A. Vail. Rehabilitation for hamstring injuries. 2012;

Credit image: raisport.it

Rosario Montaperto