Il Pescara ha concluso il precedente campionato perdendo la semifinale play-off contro l’Hellas Verona, poi volato in Serie A.
Le attese dell’ambiente pescarese dunque, per il campionato in corso, erano ben altre rispetto ai risultati raggiunti in questa stagione. Il torneo del Pescara è stato caratterizzato da un andamento altalenante, ed a seguito della sconfitta interna contro la Salernitana alla prima giornata del girone di ritorno, il tecnico Luciano Zauri ha rassegnato le proprie dimissioni. La dirigenza ha deciso di affidare la panchina all’ex tecnico della primavera, Nicola Legrottaglie, che nelle 11 giornate successive ha ottenuto 4 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte.
La partita che verrà analizzata in questo articolo, è proprio una di queste sei sconfitte, e nello specifico il 2-0 subito sul campo dello Spezia.
Spezia – Pescara 2-0
Portiere: Fiorillo (nr 1) piede preferito: destro
Difensori: Masciangelo (nr 40), terzino destro, piede preferito: sinistro; Drudi (nr 16), difensore centrale destro, piede preferito: destro; Scognamiglio (nr 6), difensore centrale sinistro, piede preferito: sinistro; Crecco (nr 25), terzino sinistro, piede preferito: destro
Mediani: Palmiero (nr 20), mediano, piede preferito: ambi-destro; Bruno (nr 5), mediano, piede preferito: destro
Centrocampisti: Galano (nr 11), centrocampista esterno di destra, piede preferito: sinistro; Melegoni (nr 35), centrocampista centra, piede preferito: destro; Clemenza (nr 13), centrocampista di sinistra
Attaccanti: Maniero (nr 19), piede preferito: destro
Sistema di gioco di base: 4-2-3-1
Sistema di gioco in fase di possesso: 3-3-1-3. I 3 difensori, Drudi, Scognamiglio e Crecco, (non rientrano nell’inquadratura) partecipano alla fase opposta.
Sistema di gioco in fase di non possesso: 4-1-4-1 (l’attaccante Maniero partecipa alla fase opposta)
Transizioni positive:
- Nella propria metà campo: consolidamento
- Nella metà campo avversaria: contropiede
Transizioni negative:
- Nella metà campo avversaria: non essendo i giocatori del Pescara posizionati bene, vanno in copertura alla propria porta.
- Nella propria metà campo: i 3 difensori del Pescara vanno in copertura della propria porta
Fase di Possesso:
Palmiero, mediano, lancia la palla per l’esterno di centrocampo Galano; questa costante è capitata per ben due volte nell’arco del 1° tempo. Inoltre, i due centrocampisti esterni del Pescara, Galano a destra e Clemenza a sinistra, sono molto bravi nel fare i passanti alle spalle dei due terzini dello Spezia.
In fase di possesso, quando la costruzione del gioco parte dai difensori, il mediano nr.5 Bruno, si abbassa.
Il centrale difensivo destro, Drudi, va in marcatura preventiva (Galabinov), mentre l’altro centrale di difesa, Scognamiglio, ed il terzino destro, Masciangelo, vanno in copertura preventiva dello spazio. Nb: Masciangelo non si accorge di un eventuale passante alle sue spalle di Bidaoui.
In fase di costruzione, il Pescara si affida ai due centrali, Drudi e Scognamiglio, con uno dei due mediani, Bruno o Palmiero, che si abbassa per ricevere palla.
Fase di Non possesso:
Durante gli attacchi laterali, il difensore centrale nr 16, Drudi, tende a fare una diagonale lunga verso il portiere.
Quando lo Spezia si trova nella metà campo del Pescara, la squadra abruzzese ha due linee di difesa (i due centrali, Drudi e Scognamiglio formano la linea di copertura davanti al portiere Fiorillo)
In occasione del 1° gol dello Spezia, avvenuto in seguito ad un calcio d’angolo, la difesa del Pescara è stata molto lenta a salire; inoltre, Ricci, autore dell’assist, era completamente libero.
Considerazioni finali sul Pescara Calcio
Il portiere Fiorillo predilige la costruzione diretta, quindi il rinvio. Nei pochi casi in cui ha passato la palla ai due centrali, questi hanno sbagliato il passaggio perché pressati dagli attaccanti dello Spezia.
I due terzini di difesa, Masciangelo a destra e Crecco a sinistra, soffrono i passanti alle spalle dei due attaccanti esterni dello Spezia (Masciangelo-Bidaoui; Crecco-Gyasi).
Durante la fase di costruzione dal basso, i due centrali difensivi, Drudi e Scognamiglio, vanno in difficoltà.
Il giocatore più estroso della squadra è il centrocampista esterno Galano, numero 11; infatti, le due occasioni migliori del Pescara le ha create lui.
Il centrocampista centrale, Melegoni, tende a giocare nella zona di rifinitura.
L’attaccante Maniero, numero 19, si sacrifica molto per la squadra. In varie occasioni è venuto a pressare gli avversari in possesso fino a metà campo (al minuto 55’ prende l’ammonizione per fallo tattico).
In occasione del secondo gol dello Spezia, vi sono state due azioni molto simili dove il comune denominatore, è il mediano che perde l’inserimento dell’attaccante che va al tiro all’interno dell’area di rigore; tutto ciò è accaduto prima con Maggiore (tiro nello specchio) e poi con l’autore del gol, Gyasi. Questa peculiarità della difesa abruzzese la ritroviamo anche nella gara contro il Pisa all’Arena Garibaldi; il gol del definitivo 2-1 è stato realizzato da Soddimo, dopo un inserimento all’interno dell’area di rigore.
Inoltre, entrambi i gol sono caratterizzati da un cross dalla sinistra, con pallone rimesso dentro l’area da una sponda dalla destra; nel 1° gol la sponda è stata fatta da Galabinov, nel 2° da Maggiore.
Nonostante la sconfitta analizzata, il Pescara ha fatto vedere anche delle buone azioni manovrate; lo schema Palmiero-Galano ha creato ben due occasione che avrebbero meritato miglior sorte. In ogni caso il Pescara, partito ad inizio stagione con ben altri obiettivi, dovrebbe raggiungere senza ulteriori affanni il nuovo obiettivo, ovvero la salvezza.
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