Eravamo certi, in quell’autunno del 2015, che stava nascendo una stella. Sarebbe bastato puntarci, attraverso qualche bookmaker, e attendere, che la scommessa fosse stata pagata.

Il ragazzino appena sedicenne, che tra i pari età a suon di gol (a fine torneo ben dieci e record assoluto della competizione, più due assist) stava trascinando la Nigeria verso la vittoria del Mondiale sub-17 in terra cilena, sarebbe sicuramente diventato qualcuno.

Anche se un po’ in ritardo rispetto al previsto, considerando i molti problemi fisici riscontrati all’inizio dell’avventura europea a Wolfsburg nel 2017, durante la quale è stato ai box a causa del ginocchio prima e della spalla poi. E come se non bastasse, il ragazzo contrae la malaria durante un viaggio in Africa, tutti motivi che lo hanno fortemente penalizzato nella sua maturazione professionale.

Questa condizione di sfortuna personale si tramuta però in fortuna per qualcun altro, ovvero il club belga dello Charleroi, deciso a puntare sul ragazzo nella stagione 2018/2019. Risultato: 20 gol e 4 assist in 36 presenze complessive, chiaramente sufficienti a garantire a Victor il riscatto dal club tedesco per appena 3 milioni di euro.

Ed è qui che avviene la svolta. Luis Campos, direttore sportivo del Lille e uomo fidato del gruppo Elliott (che ha appena salvato il club francese dal fallimento dopo uno storico secondo posto in Ligue 1), decide di soffiarlo alla concorrenza e di puntare su di lui per ricostruire una squadra che, nell’estate 2018 incassa più di 140 milioni di Euro cedendo i suoi pezzi pregiati (Nicolas Pépé su tutti, soffiato al Napoli dall’Arsenal per 80 milioni, e Rafael Leao finito per 25 milioni al Milan…di Elliott). Ma che allo stesso acquista una serie di giovani di sicura prospettiva come Yusuf Yazici, Timothy Weah o lo stesso Victor e iscrive a bilancio un attivo di circa novanta milioni di Euro complessivi tra entrate e uscite.

La prima esperienza francese di Victor Osimhen

Allo Charleroi vanno così ben 12 milioni di Euro, appena pochi giorni dopo il precedente riscatto.
L’esordio in Francia è esaltante: doppietta al Nantes (l’ultimo era stato Nolan Roux nel 2012) e fantasma di Pépé spazzato via in 90 minuti.
Da quel momento in poi ogni occasione diventa una conferma per il giovane Victor e la sua cresta bionda, che mette a segno 13 gol e sforna 5 assist in 27 partite di campionato, oltre a 2 gol in Champions League ai danni di Valencia e Chelsea. Complessivamente, a fine annosaranno 18 gol e 6 assist considerando tutte le competizioni con la maglia dei francesi.

Al cospetto di tali prestazioni non ci si sorprenderebbe se già questa estate, in un mercato fortemente influenzato dalla pandemia di coronavirus, qualche top club europeo decidesse di puntare seriamente sul giovane Victor, considerando anche che il presidente del Lille Gerard Lopez ha ritoccato al ribasso l’iniziale richiesta di 80 milioni di Euro, avvicinandosi ad una cifra che si aggira intorno ai circa 55, forte di un contratto con scadenza 2024.
Napoli e Liverpool (campione di tutto tra il 2019 e il 2020) sono infatti pronte a piazzare il colpo.

Caratteristiche tecniche

Victor Osimhen è nato a Lagos, in Nigeria, il 29 Dicembre 1998. Ha un fisico longilineo, è alto 1 metro e 86 centimetri e pesa circa 78 kilogrammi.
Calcisticamente è cresciuto nella Ultimate Strikers Academy, club nigeriano in cui è rimasto fino a gennaio 2017 (nonostante un precontratto firmato con il Wolfsburg 12 mesi prima), che gli ha permesso di vincere il Mondiale Sub-17 nel 2015 da capocannoniere.

L’anno seguente un infortunio al menisco lo tiene fuori fino a Maggio, mentre nella stagione ancora successiva arriva complessivamente a soli 300 minuti in campo.
Approdato in Belgio, riesce a far emergere il suo potenziale: come centravanti, seconda punta o esterno d’attacco, Victor impressiona inizialmente per la sua struttura fisica.

Solido e deciso nei contrasti aerei grazie al suo metro e ottantasei, destro naturale, dotato di lunghe leve che ne agevolano la falcata e rendono alla vista i suoi scatti e i suoi allunghi quasi dei souplesse, risultando imprendibile per gli avversari quando trova campo libero di fronte a sé.

Tecnicamente è molto abile, riuscendo a governare la sfera in velocità con destrezza. È in grado soprattutto di fare possesso spalle alla porta e di attirare gli avversari per favorire gli inserimenti dei compagni da servire puntualmente. Sembra quasi Pogba che gioca da attaccante.

Abilità tecnica e prestanza fisica potrebbero tuttavia bastare fino ad un certo punto, ed è qui che Victor Osimhen dimostra di saperci fare. Lo scacchiere preparato da Galtier riesce a esaltare le caratteristiche del ragazzo e dei suoi compagni di reparto: Ikone, Bamba e Weah.
Insieme sono lasciati liberi di scambiarsi posizione e di dialogare nello stretto per sfruttare la loro rapidità e sorprendere le difese alle spalle, difficilmente attrezzate contro l’intensità e la qualità proposta da questi giovani fenomeni.

Statisticamente non risulta tra i giocatori con maggior dribbling o passaggi chiave, e neanche un costruttore di gioco. Tuttavia però la sua importanza come riferimento alto è fondamentale, sia quando da centravanti si allarga per andare al contrasto aereo aprendo il campo ai compagni di squadra, sia quando posizionato in mezzo ai centrali (o tra il terzino e il centrale) detta il passaggio in profondità per sfruttare a pieno le sue doti da centometrista; oppure ancora, con cambi di direzione fulminei che gli permettono di guadagnare lo spazio di vantaggio necessario nei confronti dell’avversario.

In tutto ciò risulta molto abile grazie a un ottimo tempismo, che gli garantisce da un lato di saper scegliere il momento esatto per partire, e dall’altro di avere la capacità di arrivare spesso in anticipo rispetto all’avversario, in modo da intercettarne i fraseggi e sfruttare il pressing caparbio di cui è capace.

É necessario inoltre considerare che Victor è soprattutto un finalizzatore: un vero bomber d’area che sa essere al posto giusto al momento giusto, come quegli attaccanti di cui diresti che “non sono loro a cercare il pallone, ma è il pallone che cerca loro”.

E allora Bonne Chance a Victor e alla sua cresta bionda!

Ricorda parecchio:
un giovanissimo Samuel Eto’o

Ai link seguenti le schede del giocatore riportate sui portali Transfermarkt e Sofascore per la consultazione delle statistiche complete, oltre ad un video per ammirare le sue giocate dal canale YoutubeBrazil Scout:

https://transfermarkt.it/victor-osimhen/profil/spieler/401923 https://sofascore.com/it/giocatore/victor-osimhen/822471

Credit image: http://sportcafe24.com/202293/betcafe/victor-osimhen-futuro.html

Salvatore Miceli
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