Dalla diffusione del COVID, sono state diffuse molte speculazioni sulle conseguenze del virus sull’economia del calcio professionistico. Per la prima volta, il rapporto del CIES Football Observatory studia il reale impatto della pandemia sul calciomercato.

Lo studio infatti mette a confronto le transazioni effettuate durante l’ultimo periodo di mercato, dalle squadre dei cinque maggiori campionati europei (Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1), in relazione a quelle concluse da gennaio 2010. Il confronto copre tre aree: il volume degli investimenti, la tipologia dei trasferimenti (permanenti, temporanei, gratuiti, a pagamento, ecc.) e il prezzo dei giocatori.
Ma andiamo con ordine…

Volume degli investimenti

Questo capitolo ripercorre l’evoluzione delle somme spese per indennità di trasferimento (inclusi i costi accessori) dalle squadre dei campionati big-5 da gennaio 2010. L’analisi è effettuata per anno solare, e dà una prima idea dell’impatto di COVID sul volume degli investimenti. Il valore misurato nel 2020 è infatti inferiore del 30% rispetto a quello osservato nell’anno record del 2019.

Isolando le finestre di trasferimento estive, la stessa analisi mostra ancora più chiaramente l’effetto della pandemia sul volume degli investimenti. In questo caso il calo rispetto all’estate 2019 è del 43%. Sebbene un importo record per i periodi di trasferimento invernali sia stato investito nel 2020, la spesa sostenuta per le squadre di 5 grandi campionati durante l’ultima finestra di trasferimento, è diminuita rispetto al livello registrato nel 2016.

L’analisi delle somme spese in calciomercato nel periodo estivo per campionato, mostra lo stato particolare della Premier League: i suoi club infatti sono costantemente i più “spendaccioni”. Inoltre, il calo registrato tra il 2019 e il 2020 nel massimo campionato inglese è stato nettamente inferiore a quello osservato negli altri quattro campionati big-5 league: -10% contro una media del -54%.

Tipologia di trasferimento

Un secondo modo di studiare l’effettivo impatto COVID sul calciomercato consiste nel confrontare le modalità di trasferimento per i giocatori acquistati da squadre delle big-5 league. In questo senso, lo studio si è focalizzato sul calcolo della percentuale di trasferimenti a titolo gratuito, che hanno caratterizzato il calciomercato estivo 2019 e 2020.

Durante l’ultima finestra di trasferimenti, il 32,3% dei giocatori acquistati da squadre di 5 grandi campionati, è stato acquisito senza pagare una commissione di trasferimento. Durante il periodo di calciomercato dell’estate 2019, questa percentuale era solo del 26,2%. L’aumento della percentuale di trasferimenti gratuiti tra i nuovi acquisti, dopo la crisi COVID, è stato particolarmente forte nella Liga spagnola e nella Bundesliga tedesca.

La pandemia ha anche rafforzato la tendenza delle squadre dei primi cinque campionati europei ad assumere giocatori sulla base di una formula di prestito. Durante l’ultimo periodo di mercato, il 30,0% dei nuovi giocatori dei club dei 5 grandi campionati è stato ceduto attraverso accordi di prestito. Nell’estate del 2019, questa percentuale era solo del 23,1%.

Prezzi dei giocatori

A causa della mancanza di entrate legate al COVID, un’ipotesi ricorrente affermava che le indennità di trasferimento sarebbero state negoziate a livelli inferiori rispetto al passato. Questa ipotesi può essere verificata grazie all’algoritmo per i valori di trasferimento sviluppato in esclusiva dal gruppo di ricerca del CIES Football Observatory.

Infatti, tra le numerose variabili inserite in questo algoritmo, ce n’è una relativa alla stagione in cui è avvenuto il trasferimento. Da questa variabile è possibile appunto, seguire l’evoluzione nel tempo dei prezzi a parità di condizioni. Contrariamente alle ipotesi di molti esperti, questa analisi mostra che l’effetto COVID non ha portato a un calo del livello delle commissioni per i giocatori trasferiti.

Durante l’ultimo periodo di mercato, i club delle 5 grandi squadre hanno investito circa il 6% in più rispetto all’estate 2019 per ingaggiare calciatori con le stesse caratteristiche. Da questo punto di vista, la pandemia sarà servita solo a frenare un po’ l’inflazione galoppante osservata tra il 2015 e il 2019 (15% in media all’anno).

Mentre i prezzi a parità di condizioni, hanno continuato ad aumentare nonostante la crisi COVID, quest’ultima infatti ha rafforzato l’importanza dei pagamenti condizionali nel trasferimento dei giocatori. Questa strategia consente ai club acquirenti di abbassare i rischi associati ai trasferimenti spendendo denaro aggiuntivo solo se il giocatore dà soddisfazione o se i risultati ottenuti sono positivi.

Unitamente al ricorso alle maggiorazioni, si è osservata una generalizzazione della tendenza ad includere una percentuale di vendita per la futura transazione, talvolta anche quando il trasferimento viene effettuato senza indennità a seguito di inadempimento contrattuale. Questa strategia permette alle società venditrici di ottenere sostanziali profitti anche sul successivo trasferimento di un giocatore rilasciato e, in un contesto di limitato flusso di cassa, è interessante anche per il reclutamento dei club abbassare il prezzo di acquisto anticipato.

Conclusioni

Come previsto, la pandemia COVID ha portato un notevole calo del livello degli investimenti sul mercato dei trasferimenti. Rispetto all’estate 2019, il calo osservato durante l’ultima finestra di mercato per i cinque migliori campionati europei è stato del 43%, con un calo minimo in Inghilterra (-10%) e un massimo in Spagna (-75%).

Durante l’ultimo periodo di mercato, la percentuale di trasferimenti gratuiti tra tutti i giocatori ceduti a titolo definitivo dai club dei 5 grandi campionati è aumentata notevolmente rispetto all’estate 2019 (dal 26,2% al 32,2%). L’aumento maggiore è stato osservato in Bundesliga (+ 15%), mentre la percentuale rimane stabile in Premier League (-1%). Cresce anche la percentuale di giocatori girati in prestito su tutti gli acquisti (dal 23,1% al 30,0%).

La crisi COVID ha quindi fortemente influenzato la probabilità che i giocatori siano soggetti a un trasferimento a pagamento. Tuttavia, in caso di trasferimento, l’ipotesi secondo cui il prezzo sarebbe stato negoziato a un livello inferiore rispetto a prima della pandemia non vale. I calciatori ceduti a titolo definitivo da parte delle squadre di big-5 league durante l’ultimo periodo di trasferimento, sono stati pagati in media circa il 6% in più rispetto ai giocatori con caratteristiche simili durante l’estate 2019.

Per quanto riguarda il prezzo dei giocatori, l’impatto più marcato della pandemia risiede nel rallentamento dell’inflazione dilagante osservato tra il 2015 e il 2019 (in media 15% annuo con un picco del 26% per il 2017). La crisi COVID ha anche rafforzato la tendenza dei team ad integrare pagamenti condizionali e percentuali di vendita nelle transazioni.

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