GRAZIE ALLE NUOVE TENDENZE, LE SQUADRE STANNO SPOSANDO LA TECNOLOGIA IN OGNI ASPETTO, DALL’ALLENAMENTO FINO ALLA PREPARAZIONE DELLE PARTITE
Siamo nel nuovo millennio ed il modo di vivere il calcio è sicuramente cambiato, non è lo stesso degli anni 80, neanche di quello degli anni 90 e perfino gli anni 2000 sono già un ricordo. Con il passare degli anni, la tecnologia progredisce e di conseguenza il calcio deve adattarsi.
Negli ultimi anni si sono verificati, grazie a scelte pionieristiche della FIFA, una serie di cambiamenti radicali nel gioco del calcio. La prima grande novità è stata la GOAL LINE TECNOLOGY (la quale decreta se la palla ha superato o meno la linea di porta, utile per evitare i cosiddetti “goal fantasma”). Questa tecnologia ha ridotto drasticamente gli errori arbitrali e viene definita come “Occhio di falco”. Era già usata in altri sport come tennis, pallavolo e basket per citarne alcuni, e dispone di sette telecamere che triangolano il movimento della palla, e un computer che riceve tutte queste immagini, effettua una scansione e ricava la posizione esatta del pallone. Quando la palla varca totalmente la linea della porta, l’arbitro viene avvertito da un segnale su un dispositivo portatile.
Un’altra delle novità che ha trasformato radicalmente il calcio giocato negli ultimi due anni, è indubbiamente la VAR (Video Assistance Referee), ovvero una video assistenza arbitrale che fornisce supporto in situazioni poco chiare dal campo e soprattutto supporta la classe arbitrale nelle decisioni più “spigolose” come falli, rigori o goal irregolari. Può anche essere utilizzata per sanzionare comportamenti scorretti e/o antisportivi da parte dei calciatori, qualora quest’ultimi siano sfuggiti all’attenzione dell’arbitro durante il match.
L’inserimento di questi nuovi strumenti tecnologici, hanno reso il calcio uno sport sicuramente un po’ meno imprevedibile, ma certamente più trasparente, o almeno, condizionato in modo inferiore da errori arbitrali clamorosi, che nell’arco di ogni competizione, incidevano abbastanza nell’andamento delle singole partite.
Il ragionamento appena esposto, è testimoniato da un’analisi numerica effettuata dalla AIA (associazione italiana arbitri) e riportata dal sito Calcio&Finanza, che vi proponiamo nella foto sotto riportata.
Le novità tecnologiche non si limitano solamente agli strumenti utilizzati durante le partite, ma di questi fanno parte anche una serie di dispositivi utilizzati durante le sessioni di allenamento.
L’aspetto fisico e la performance ad altissima intensità, sono ad oggi due aspetti determinanti nel calcio moderno e l’approccio dei preparatori atletici è diventato sempre più personalizzato. Tutto ciò, è testimoniato soprattutto dall’utilizzo di sistemi GPS (Sistemi di Posizionamento Globale) per monitorare i calciatori durante ogni sessione di allenamento e di gara.
Il dispositivo GPS (come mostra la foto) viene inserito in un apposito “taschino” posizionato nella parte alta della schiena del calciatore tramite una casacca apposita o body.
Questi sistemi permettono di misurare con elevata precisione diversi parametri relativi agli spostamenti di un atleta in gara o in allenamento, e quindi di effettuare una valutazione dettagliata del carico esterno a cui l’atleta stesso è sottoposto. Vengono presi in considerazione ad esempio: la distanza percorsa e le diverse velocità di spostamento, il tempo trascorso durante gli spostamenti a diverse velocità, distanze percorsa nell’unità di tempo ecc..
Grazie a questo strumento è possibile valutare diverse tipologie di parametri e “indicazioni” che permettono al preparatore atletico e all’allenatore, di avere numerose fotografie sia del singolo atleta che della squadra dal punto di vista fisico e tattico.
Questo strumento presenta però diversi limiti, quali ad esempio l’incapacità di campionamento dei dati in un ambiente chiuso o la ricezione del segnale che può essere disturbato da palazzi, grattacieli, o addirittura campi magnetici elevati.
L’altra importantissima innovazione tecnologica è stata certamente l’utilizzo del DRONE per poter registrare dall’alto i movimenti dei giocatori durante le fasi di gioco, per poi curare e studiare in seguito le immagini e correggere eventuali errori di posizionamento negli schemi durante le riunioni tattiche degli staff tecnici.
Infine non possiamo non menzionare l’applicazione dei BIG DATA, e dei vari tipi software che aiutano i match analyst nelle analisi delle partite. Lo scopo principale è quello di riunire ed analizzare una quantità enorme di dati in riferimento al giocatore X o squadra Y, utili poi all’allenatore ed al suo staff, per poter preparare al meglio la singola partita.
Credit Image: fifa.com
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