Il Futsal è uno sport che negli ultimi anni ha iniziato ad acquisire molta popolarità. E’ un’attività molto spettacolare, ricca di smarcamenti, continui cambi di fronte, controlli orientati e di giocate di altissimo coefficiente tecnico. Durante il corso di una partita vi è un unicum di azioni, che difficilmente si frammentano, lasciando sempre con il fiato sospeso gli spettatori.
All’inizio della stagione in corso, mi sono ritrovato a ricoprire per la prima volta, il ruolo di preparatore atletico presso l’ATF FOLIGNO, squadra di Futsal femminile militante nel campionato di serie A2.
E’ un’esperienza molto significativa, che mi sta consentendo di crescere moltissimo non solo sotto il profilo tecnico, ma soprattutto da quello umano, che mi sta portando ad esplorare un nuovo tipo di sport, ricco di integrità morale ed etica.
Ma al di là di questo preambolo, che reputo doveroso, passiamo a ciò che più ci interessa, ovvero il bellissimo e vastissimo mondo della preparazione atletica legata al Futsal.
Sintesi delle regole essenziali del Futsal
Per poter pianificare una singola unità didattica o una seduta che sia settimanale, mensile, o annuale, risulta necessario capire bene i principi e le regole fondamentali di questo sport.
Le dimensioni del campo sono 20×40 metri, all’interno del quale troviamo 5 giocatori per squadra. La durata di un incontro, è di 40 minuti, 20 per tempo,con una pausa di 15 minuti, tra una frazione ed un’ altra.
I cambi sono illimitati , e vengono effettuati sempre nell’area di cambio, senza dover interrompere il gioco, regola molto particolare che differenzia il Futsal dal calcio a 11.
Rispetto a suo “fratello maggiore”, nel Futsal non c’è il fuorigioco, e nel caso in cui venga battuta una rimessa laterale, bisogna impiegare al max 4 secondi, superati i quali il fallo laterale verrà consegnato agli avversari.
Le regole che caratterizzano questo sport, ne sottolineano una sua dinamicità e capacità di cambiamento, riscontrata essenzialmente in tempi di gioco molto ridotti.
L’importanza dell’RSA nel Futsal
Secondo uno studio condotto dal laboratorio di biomeccanica, realizzato dal prof. Carlo Castagna, un Futsalballer, è in grado di effettuare un elevato numero di cambi di direzione, definiti con l’acronimo RSA (Repeat Sprint Ability).
Per RSA s’intende dunque la capacità di sprintare ad alta intensità, con una velocità media che si aggira intorno ai 23,3 Km/h, con tempi di recupero ridotti.
Gli atleti che avranno sviluppato questo tipo di qualità lattacida, riusciranno a smaltire più rapidamente il lattato ematico ed a realizzare un numero quantitativamente superiore di sprint, rispetto ad altri giocatori.
Per poter potenziare questa capacità, io personalmente, metto insieme sia lavori a secco che con il pallone, poiché all’interno di un incontro, ci saranno fasi in cui il giocatore avrà il possesso delle sfera e fasi in cui non avrà il possesso.
Proprio per questo, realizzo degli small side games a campi ridotti, all’interno dei quali svolgo dei 2vs2, con la presenza di jolly laterali o centrali, oppure dei possessi palla in superiorità, in parità o inferiorità numerica.
L’intensità dell’esercizio, viene monitorata modulando le dimensioni del campo da gioco, con il numero di palloni e di giocatori/giocatrici, presenti sul parquet.
Per ciò che concerne i lavori a secco invece, realizzo dei percorsi di 30 metri, all’interno dei quali le giocatrici effettuano dei cambi di direzione, alternando corsa ad alta intensità con corsa ad intensità più bassa, riducendo sempre più i tempi di recupero tra una corsa e l’atra.
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