Tra tali sport vi è il gioco del calcio, in quanto l’attaccante per far goal dovrà capire anticipatamente le scelte dei difensori; il difensore dovrà leggere le intenzioni del giocatore avversario per intercettare la palla o per mantenere la posizione in relazione alla palla, ai compagni ed all’avversario; il centrocampista dovrà leggere il gioco qualche secondo prima per attuare lo smarcamento, ricevere palla, chiudere le linee di passaggio, servire di prima intenzione i proprio compagni.  Non esente da tale capacità è l’estremo difensore, il quale dovrà intuire le traiettorie. In altre parole, la capacità di anticipazione permette di distinguere il dilettante dal professionista, in quanto riduce i tempi di gioco. Si sviluppa in relazione ad esperienze precedenti, sulla memorizzazione di queste ultime ed i “fattori chiave includono abilità visive e le capacità percettive e cognitive” (Williams et al; 2002).

In virtù di questo, un calciatore più esperto sarà un passo avanti rispetto al giovane calciatore in quanto “dopo anni di pratica, gli esperti sviluppano strutture sofisticate di conoscenza che consentono loro di codificare, recuperare ed elaborare le informazioni in modo efficiente e selettivo. Tra le altre competenze, gli esperti sono in grado di riconoscere e richiamare in modo efficace i modelli di gioco, utilizzare segnali di informazioni avanzate derivanti dagli orientamenti posturali dell’avversario, ed impiegare strategie di ricerca visiva più appropriate rispetto al neofita. Inoltre, gli esperti sono più precisi nella previsione di ciò che è probabile che si verifichi.” (Williams et al; 2002).

Quando si sviluppa l’anticipazione motoria?

Il raggiungimento della maturità del cervello, che giunge in questa età (11-13 anni), consente una migliore cooperazione tra sistema nervoso volontario ed involontario. La plasticità della corteccia cerebrale è ancora elevata ed è migliorata la capacità di percezione e di elaborazione di informazioni, consentendo ad i bambini di imparare rapidamente nuovi gesti motori. La massima maturazione cerebrale, ci permette di affermare che questa (11-13 anni) è l’età in cui si ha il massimo sviluppo potenziale delle capacità coordinative speciali, in quanto salvo ritardi o problematiche patologiche, i bambini hanno completato la strutturazione corporea,  hanno acquisito gli schemi motori di base, le capacità senso percettive e la lateralizzazione. Per cui, in questa età risulta fondamentale incrementare le esperienze motorie attraverso esercitazioni con un focus sulla multilateralità, l’utilizzo del pallone ed il gioco.

Come si sviluppa l’anticipazione motoria?

Come accennato precedentemente, è bene sottolineare nuovamente che alla base dell’apprendimento della capacità di anticipazione vi deve essere una esperienza educativa strettamente associata al ludico. Le esercitazioni dovranno essere stimolanti e divertenti, accessibili a tutti e gradualmente proposte dal semplice al complesso, con una metodologia dapprima globale e solo successivamente analitica, senza mai dimenticare l’oggetto per il quale i ragazzi si affidano a noi: il pallone. La completa acquisizione della capacità di anticipazione legata al gioco del calcio, passa attraverso 4 colonne portanti che di seguito andremo ad analizzate:

  • SITUAZIONI DIFFERENZIATE
  • SVILUPPO DEL PENSIERO TATTICO
  • ALLENAMENTO IDEO MOTORIO
  • ALLENAMENTO PERCETTIVO

Situazioni differenziate: Secondo l’approccio ormai ampiamente discusso della multilateralità, si evidenzia come i bambini debbano ricevere molte esperienze motorie differenti al fine di sviluppare al meglio le capacità coordinative, in quanto l’esecuzione di diverse esperienze motorie presentano tempi di apprendimento più brevi.